
L’acido punico ha effetti anti-aterogenici. Gli ellagitannini possono essere trasformati in urolitine; l’urolitina A potrebbe considerarsi il composto antinfiammatorio più attivo legato all’ingerimento della melagrana. Nel colon i processi antiinfiammatori potrebbero essere dovuti alla frazione non metabolizzata degli ellagitannini (Larrosa et al., 2010).
La punicalagina è il polifenolo con maggior peso molecolare conosciuto che si idrolizza in acido ellagico e si metabolizza nel tratto intestinale creando urolitine. Le punicalgine sono i composti che presentano una maggior capacità antiossidante o di cattura dei radicali liberi e sono responsabili del 50% di questa attività nel succo di melagrana, assieme ad altri tannini idrolizzabili (33 % dell’attività totale), e all’acido ellagico (3 %) (Gil et al., 2000; García-Viguera et al., 2004).
bibliografia: IL FRUTTO DEL MELOGRANO COLTIVATO IN SPAGNA